Gaetano Bardini è nato l'8 ottobre 1926 a Riparbella, ridente paese della provincia di Pisa immerso nella natura brulla delle colline toscane.
Dopo aver studiato con il M° Lattes, decisivo per lui fu l'incontro con il grande tenore livornese Galliano Masini. Basta ascoltare la sua Cavalleria Rusticana, di cui esiste una incisione live dallo Staatsoper di Vienna, che si percepisce chiaramente quanto degli insegnamenti del grande tenore livornese possano aver influito sul modo di emettere il suono, sulla gestione del fiato e la proiezione, una sorta di figlio artstico, di cui amo trasmettere qui la memoria.
Perchè un artista possa essere ricordato con gioia deve aver in vita anche espresso quei valori supremi che l'arte deve ispirare, perciò anche il canto risulta stupendamente in armonia con il creato, le sensazioni fluiscono sincere e dirette al cuore, ispirano l'animo degli ascoltatori. Poco importa se Bardini non aveva la grazia del gesto di alcuni suoi colleghi, era decisamente convincente e diretto, molto sincero e apprezzato per queste caratteristiche, specie nei paesi dell'est dove trovò ben presto la sua fortuna.
Ma tornando un attimo indietro, un episodio fondamentale per la sua carriera fu il suo debutto al Metropolitan Opera di New York nel 1966, dove si trovava in qualità di cover di Franco Corelli. Durante una recita di Fanciulla del West, per alcune problematiche occorse a Eleanor Steber, protagonista femminile, le cronache del tempo narrano che il grande Corelli, visti i problemi, decise di abbandonare la recita e di cedere quindi al giovane collega suo cover il proseguio della produzione.
Fatto sta che Bardini fu letteralmente catapultato in scena al posto di Corelli il 17 gennaio del 1966 accanto a due mostri sacri, alla già citata Steber, alla sua ultima presenza al Met, e al baritono Anselmo Colzani.
Uno dei critici ufficiali che recensì la recita descrisse tutto questo come un cambio assurdo, perchè non chiaramente spiegabile, tuttavia notò la qualità assoluta della voce di Bardini che non sfigurò nel continuare la recita, ansi gli vennero assegnate altre cinque recite di Fanciulla in programma con Corelli.
Altra curiosità sempre legata alla sua esperienza al Met, inaugurò il teatro del Lincoln Center come luogo di rappresentazione operistiche del Met con l'ultima recita che gli venne assegnata di Fanciulla il 4 novembre 1966.
Importante la sua presenza all'Opera di Praga, Brno, a Sarajevo e a Belgrado, dove ha avuto modo di interpretare numerosi titoli in qualità di protagonista. Per la casa cecoslovacca Supraphon ha inciso alcuni dischi, che in parte sono stati riversati su youtube.
Molto popolare è inoltre la sua incisione di Trovatore che è stata distribuita diffusamente nella serie di dischi "Le grandi opere liriche" edite per i Fratelli Fabbri (inciso nel 1969), con il direttore d'orchestra Ino Savini.
Si ricordano in Italia alcune sue partecipazioni, tra cui mi piace citare il Calaf nella Turandot al Teatro Verdi di Pisa e ha preso parte come protagonista all'Affare Makropulos di Janacek che venne proposto in lingua italiana al Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
Ci ha lasciato nel 2017
Ricordi di famiglia
Caramente ricordo, grazie a questo video inedito che ho pubblicato su youtube, quel bel momento passato insieme, a cui era presente anche tra il pubblico Ademaro Badiani, suo grande amico e estimatore. Nel 2011 la sua città natale Riparbella volle omaggiarlo con una serata, e quindi realizzammo, in collaborazione con la sua famiglia e l'amministrazione comunale, un concerto lirico in cui cantammo alcune arie e duetti, e al momento culmine della serata anche Bardini offrì al folto pubblico presente due canzoni ("O sole mio" e se non erro "Mamma"). Durante il concerto furono inoltre fatti vedere su uno schermo alcuni momenti tratti da sue rappresentazioni, in particolare un notevole "E lucean le stelle".
La foto con mio padre (vedi sotto in galleria, Foto 5), che allego qui nell'articolo, è una delle testimonianze che rimane di quella serata, oltre che il ricordo vivo ancora nella nostra mente di aver potuto salutare una persona speciale, schietta, onesta, di grande integrità morale, un artista buono che ho desiderato ricordare qui sul nostro sito con affetto e devozione, e che ringrazio ancora per la sua gentile amicizia.
Alessandro Ceccarini, adm
GALLERIA
Una stupenda interpretazione della serenata di Jor dall'Iris di Mascagni in una rara registrazione live del 1958
Un'altra interessante rarità, una registrazione completa di Trovatore ad oggi praticamente ignota. Gli artisti sono tutti cantanti originari dei paesi dell'est Europa e il direttore è il M° Pierre Colombo
Incise numerose canzoni, vi propongo di De Curtis "Non ti scordar di me"
Altri documenti:
L'articolo del giornale Il Tirreno di ultimo saluto a Gaetano Bardini https://iltirreno.gelocal.it/cecina/cronaca/2017/11/03/news/l-ultimo-acuto-di-gaetano-bardini-1.16074407?refresh_ce
Articolo del sito del Volendam Opera Chorus con cui Bardini si è esibito in concerto per ben 27 volte e di cui è stato nominato membro onorario nel 1975 (vedi foto 3 b/n in galleria)