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Per chi si trovasse in Inghilterra in questi giorni segnalo un appuntamento che promette una piacevole serata per gli amanti dell’opera e del musical. Venerdì 22 Marzo 2024, la Birmingham Symphony Hall (nelle Midlands, circa un’ora da Londra) propone il concerto del grande soprano Danielle de Niese accompagnata dalla City of Birmingham Symphony Orchestra (CBSO) con la partecipazione del trombettista Niall O’Sullivan, sotto la bacchetta di Michael Seal. L’evento, intitolato ‘Baroque to Broadway’ (‘dal Barocco a Broadway’) celebra l’evoluzione del teatro musicale attraverso varie epoche e in vari paesi del mondo, dai suoi fulgori haendeliani e vivaldiani fino ai moderni scintillanti show che tengono banco a New York e nel West End londinese, con qualche incursione nelle non meno teatrali chansons di Edith Piaf o nella musica di Astor Piazzolla, che annovera fra le sue composizioni anche un’opera tango. Il programma, estremamente vario, include molte arie e brani amatissimi dal grande pubblico come ‘Let the Bright Seraphim’ (Handel, ‘Samson’), ‘Agitata Due Venti’ (Vivaldi, ‘Griselda’), la ‘Habanera’ (Bizet, ‘Carmen’), ‘Summertime’ (Gershwin, ‘Porgy and Bess’) o ‘La Vie en Rose’ (Loiguy) e non mancherà di dare l’occasione a de Niese di sfoggiare tutto il carattere e temperamento che la contraddistinguono.
Il soprano, cresciuta fra l’Australia e gli Stati Uniti, si è conquistata un nome soprattutto come interprete dell’opera barocca, offrendo pregevoli interpretazioni di grandi ruoli come quelli, fra gli altri, di Euridice nell’ ‘Orfeo’ di Monteverdi, Poppea nell’ ‘Incoronazione di Poppea’ monteverdiana e nell’ ‘Agrippina’ di Haendel, Cleopatra in ‘Giulio Cesare’ e Galatea nell’ ‘Acis e Galatea’ sempre del Caro Sassone, o Calisto nell’omonima opera di Cavalli. Peraltro, in questi giorni, è possibile ascoltarla a Reggio Emilia nel ‘Didone ed Enea’ di Purcell e nei ‘Sette Peccati Capitali’ di Weil con la direzione di Marco Angius e la regia di Daniele Abbado. Negli ultimi anni de Niese ha anche esteso il proprio repertorio a ruoli brillanti del grande repertorio di fine ottocento-inizio novecento come Musetta nella ‘Bohème’ pucciniana, in cui ho potuto apprezzarla l’anno scorso al Covent Garden, o Anna Glavary nella ‘Vedova Allegra’ di Lehar in cui si esibirà quest’estate al festival di Glyndebourne. La CBSO, che la accompagna, è una compagine che non ha bisogno di presentazioni, essendosi annoverata nei decenni fra le orchestre più prestigiose d’Europa, sin dai tempi in cui tenne a battesimo Simon Rattle e distinguendosi oltre che per la qualità delle esecuzioni anche per la versatilità e l’ampiezza del repertorio. Niall O’Sullivan si sta conquistando uno spazio come uno dei migliori trombettisti del momento in un ambito che spazia dalla musica classica al jazz e al pop, avendo collaborato sia con mostri sacri della musica sinfonica come Bernard Haitink, Valery Gergiev e Sir Colin Davis, sia con stars come Tom Jones, Michael Bublé, Amy Winehouse, Dionne Warwick e Perry Como. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per una serata di ottima musica.
Kevin De Sabbata (19/3/2024)
In copertina: La City of Birmingham Symphony Orchestra © Hannah Fathers