music-1521122.jpeg

ATTENZIONE

Questo sito fa uso esclusivamente di cookie tecnici, ma alcune applicazioni possono prevedere cookie di terze parti.

Proseguendo nella navigazioni acconsenti all'utilizzo di cookie. I dati forniti in questo form saranno tenuti segreti dal titolare del sito e non inviati per nessun motivo a terze parti, anche agli stessi componenti della redazione, senza il consenso dell'interessato. I dati raccolti grazie a questo form non saranno ceduti a terzi nè verranno utilizzati per scopi diversi da quello esclusivo dichiarato dal sito. La redazione si riserva di non rispondere a messaggi di carattere commerciale o che non sono attinenti alla natura del sito. Cliccando sul pulsante "Invia" si autorizza automaticamente il sito musicainopera.com a trattare i dati personali come descritto in questo avviso. Questo secondo la norme vigenti in tema della tutela dei dati personali e della privacy. Per maggiori informazioni: Informativa sulla privacy e informativa cookie

Musica e Parole

 Parte centrale del nostro sito dove vengono pubblicati gli articoli e le interviste agli artisti, che vengono poi condivise sulla pagine del nostro gruppo Facebook, in modo da essere sempre disponibili per i nostri membri, sostenitori e appassionati del mondo della Lirica.

Fedora al Teatro alla Scala (recensione recita del 21/10) - di Loredana Atzei

2022-10-27 17:56

Loredana Atzei

Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Fedora al Teatro alla Scala (recensione recita del 21/10) - di Loredana Atzei

La nostra inviata Loredana Atzei al Teatro alla Scala di Milano è tornata per assistere ad un altra recita di Fedora. Nell'articolo il resoconto della serata

 

 

 

 

 

 

 

Con la serata del 21 Ottobre Si concludono le prime tre recite di Fedora in un crescendo di emozione ed entusiasmo.

 

Un’attenzione a questa Opera dimostrata anche dalla RAI con la trasmissione in diretta radiofonica della serata della Prima.

In merito a questo potrebbero esserci delle divergenze di opinioni tra chi è stato a teatro e chi invece ha ascoltato in radio. Ma questi ultimi dovrebbero prendere in considerazione il fatto che la ripresa audio non permette di apprezzare le diverse ampiezze di voci degli interpreti che vengono portate tutte allo stesso livello, inoltre manca la dinamica del suono che appiattisce gli armonici dando così all’ascoltatore una sensazione di piattezza, infine si penalizzano le voci ampie. E nella trasmissione radio la più penalizzata è una voce grande come quella di Roberto Alagna, che risulta veramente una spanna sopra tutti, e che risente in radio di un fastidioso vibrato che non gli appartiene nell’ascolto dal vivo.

Motivo per cui è bene rimarcare che le voci vanno giudicate sempre e solo in Teatro.

 

E dopo questa digressione tecnica torniamo alla serata del 21 ottobre con i cantanti che si “liberano” di una regia ingessata e si impadroniscono della scena sfruttando al meglio gli ampi spazi a livello scenografico, e avvicinandosi al proscenio, quando serve, per proiettare la voce. Una gestione accurata che consente loro di far arrivare al pubblico anche il più piccolo sospiro. La più sottile mezzavoce.

 

In mancanza di una regia capace di conferire spessore all’opera, dispiegarla nei suoi molteplici aspetti e mettere a proprio agio gli interpreti consentendogli una facile immedesimazione, il lavoro poggia tutto sulle spalle dei cantanti e sulla Direzione orchestrale dell’ottimo Marco Armiliato, che con mano attenta e giusta sensibilità aiuta a dipanare la storia.

 

Il De Siriex del baritono rumeno George Petean si attesta interprete dal timbro caldo e dal fraseggio accattivante.

Esegue “la donna russa è femmina due volte…” con elegante arguzia e un’interpretazione che accenna a un divertimento sottile. Altrettanto si rivela grave e preoccupato ne “Il vechio tigre, mortogli il figlio…” con cui riferisce a Fedora della morte del fratello e della madre di Loris.

Abile nel destreggiarsi tra battute sagaci e declamati tragici.

La voce fatica ad emergere solo nei recitativi del primo atto.

 

Deliziose le schermaglie con la Contessa Olga Sukarov interpretata da Serena Gamberoni con voce cristallina e ricchezza di armonici. Avvenenza e gesto atletico la caratterizzano. Vocalmente impeccabile, risalta scenicamente meglio durante la festa quando, in risposta alla descrizione divertita che fa De Siriex della donna russa, gli contrappone un ritratto musicale e frizzante per niente benevolo con “Il Parigino è come il vino della vedova Cliquot…”

Il terzo atto è una grande prova di esercizio fisico per il soprano ma il fatto di cantare annoiata sulla bicicletta non aumenta la resa teatrale ne l’aspetto comico del siparietto.

 

Si confermano tutti bravi i numerosi personaggi secondari a partire dal Grech autorevole e profondo del basso Romano Dal Zovo, il Dimitri del mezzo Caterina Piva che unisce un timbro caldo ad una voce ampia, il Cirillo del basso Andrea Pellegrini che interpreta con dovizia di sfumature il racconto della notte in cui viene ucciso Vladimiro, e il piccolo Savoiardo interpretato da Cecilia Menegatti che con voce sicura conclude la Montanina eseguita in modo perfetto dal Coro interno del Teatro.

 

Contribuiscono a dare la giusta visione d’insieme il Borov interpretato dal basso Gianfranco Montresor, il Desiré di Gregory Bonfatti, il Barone Rouvel di Carlo Bosi, il Lorek di Costantino Finucci.

 

Il cast si conclude con Devis Longo, Michele Mauro e Ramtin Ghazavi nei ruoli rispettivamente di Nicola, Sergio e Michele.

 

Inutile dire che, privati dei costumi e di una giusta scenografia, in balia di una regia piena di incongruenze, gran parte del lavoro dei cantanti si perde, a danno di una corretta lettura dell’Opera e del giusto divertimento per il pubblico.

Ma ho descritto ampiamente la messa in scena nella recensione della prima (https://www.musicainopera.com/blogmusica-e-parole/post/172649/) e non ci ritornerò su.

 

Importante invece sottolineare in questa terza recita la crescita dei personaggi principali.

 

I due protagonisti amplificano quella chimica che esiste tra loro e si ritagliano maggiori momenti di vicinanza e di intimità ottenendo un atteggiamento spontaneo che cattura e avvince fino all’ultimo gesto, fino all’ultima nota.

 

Ed è così che il dramma di Sardou, musicato da Giordano con grande potenza evocativa sul libretto di Arturo Colautti, conquista la Scala e trova in Sonya Yoncheva una Fedora che da prova di maturazione sul palco, recita dopo recita.

Certo, rimane una vocalità chiara che risolve con qualche suono un po’ artefatto nel registro grave, ma il tutto viene riscattato ampiamente da una voce generosa, musicale, e che esplode in bellezza nel registro alto.

 

Nell’aria “O grandi occhi lucenti di fede…” il timbro è omogeneo in tutti i registri, melodioso e convincente, La salita all’acuto è sicura e la frase: “Sento che qui comincia un’altra vita in me…” è rifinita con una messa in voce ispirata.

La sua Fedora è donna capace di grandi slanci amorosi, che non nasconde il desiderio carnale per Vladimiro mentre ne esalta le virtù di fronte al suo ritratto nella camera da letto. Lei non può sapere che le virtù dell’uomo che ama sono solo una menzogna. Il suo pianto a fine atto è sincero e doloroso.

 

Il lungo duetto del secondo atto con Loris è intenso, incalzante, luminoso. Le due voci si amalgamano bene sviluppando un’alchimia vincente.

L’interludio eseguito a sipario chiuso ( per far ruotare le scene ) penalizza l’interpretazione della cantante che non può esibirsi nella recitazione di quello che è un punto cruciale della storia.

Fedora, combattuta tra l’amore e il desiderio cocente di vendetta, decide infine di scrivere una lettera in cui accusa Loris di aver ucciso Vladimiro e fa il nome di Valeriano, suo fratello, come complice.

Un vero peccato che non le sia stato dato modo di esprimersi in questa parte importantissima dell’opera che serve a far comprendere quale dramma serba nel cuore Fedora in quel momento senza profferire una sola parola.

 

Il sipario si riapre dunque con lei che consegna a Gretch la lettera di denuncia assicurandosi che al segnale concordato rapiscano Loris e lo conducano alla nave “Elisabetta” che è suolo Russo. Operazione necessaria, il rapimento, perché la Francia non concede estradizione agli esuli politici.

Inquietanti gli uomini vestiti di scuro che si aggirano per la Villa. Uno dei pochi elementi davvero efficaci della regia di Mario Martone perché fa ben comprendere il pericolo in cui incorre Loris senza esserne consapevole.

 

Messa di fronte alla verità, in seguito alla confessione di Loris che ammette di aver ucciso Vladimiro dopo averlo scoperto in compagnia di sua moglie, lei finalmente cede all’amore e lo consola.

In “Un’altra madre tra le mie braccia avrai.” la parola è scandita con attenzione a testimonianza di un lavoro continuo e uno studio attento della dizione.

 

L’ultimo atto è un susseguirsi di emozioni forti. Si passa velocemente dalla tenerezza con Loris, al senso di colpa nell’apprendere che, a causa della sua delazione, il fratello di lui e sua madre sono morti.

A quel punto la disperazione e il terrore invadono il suo animo. La disperazione di perdere Loris. La paura di essere da lui uccisa.

La Yoncheva pronuncia il suo nome in, “Loris, mio Loris! Amor mio santo!...”con voce morbida e colma di una tenerezza palpabile.

Nel lungo duetto finale non perde mai in musicalità. Né negli accenti drammatici risolti con brillantezza, né nelle parti più liriche dove dipinge una donna vinta, privata della sua fierezza che implora pietà in “Loris io ben ti conosco…”, fino a trovare nella morte l’unica soluzione.

 

La recitazione ci restituisce una donna altera ma anche passionale. Votata alla vendetta ma anche capace di innamorarsi perdutamente. Devastata dai sensi di colpa, disperata nel chiedere perdono, commovente nell’ora della morte. In perfetta sintonia con il suo partner sulla scena.

 

Un Roberto Alagna fascinoso, magnetico e seducente, nel ruolo del protagonista maschile. Un Loris Ipanov animato da ardente passione, straziato dal dolore che trasforma la sua sofferenza in inaudita ferocia.

La voce è grande, udibile perfettamente ad ogni distanza in quello che è un palco enorme con le scene molto lontane dal podio.

Capace di sovrastare le voci dei colleghi nei concertati ed emergere con incredibile forza anche durante i potenti “crescendo” orchestrali.

Il suo canto, rispetto alla prima è più accurato nelle sfumature, più generoso.

 

Accende subito l’entusiasmo con una bellissima esecuzione di “Amor ti vieta…” dai tempi larghi e, sulla parola “T’amo…” sostenuta a lungo, rifinisce modulando il suono sul fiato, in un canto di vibrante passione.

Per poi commuovere con il racconto nel secondo atto “Vedi, io piango…”.

Le lacrime si inframmezzano a tenere mezze voci nel ricordo della madre in “…quei dolci occhi morenti…” per poi aumentare con “socchiuder non potrò…” e, al colmo della disperazione, sfociare in un pianto lacerante.

La conclusione “Vedi io piango… ma se piango…no, non è il pianto mio viltà!” avviene con le note sul finale di frase tenute lunghissime e sempre sfumate con una messa in voce morbida e ricca di sofferenza.

 

Il duetto di fine atto è l’occasione per i due interpreti di sfoggiare acuti taglienti come lame e brillanti come l’oro.

Il sipario si chiude con loro due avvinti in un abbraccio carico di amore e sensualità.

 

Nel terzo atto la tenera spensieratezza degli amanti viene presto trasformata in tragedia dalla lettera di Borov che annuncia la morte del fratello e della madre di Loris.

Il pianto accorato di Loris nel venir a conoscenza della morte dei suoi cari, le note dolenti dell’uomo affranto, sopraffatto dalla tragedia, che cerca conforto in quel lacerante grido d’aiuto “Oh non lasciarmi, sola mi resti…dammi la mano…Piangi con me!..”, e infine la rabbia nello scoprire che colei che lo ha tradito è la donna amata.

Tutto è riassunto in un canto emozionante, una recitazione aderente al personaggio, in una morbidezza del suono emesso e in un controllo totale che gli consente esplosioni nel registro acuto e diminuendo di rara bellezza.

 

Infine rendendosi conto che Fedora si è avvelenata si rivolge a Borov implorando di salvarla “Soccorrila Borov…in nome del ciel!” con una emozionante conclusione in pianissimo.

Artista sensibile, accorto, meticoloso non manca di sottolineare l’ultima frase con un canto che trafigge il cuore “Son qui vicino a te, per darti il mio perdono…” alternando note lunghe al finale smorzato e suscitando accorata compassione, mentre conclude la scena con un ultimo bacio sulle labbra ormai esanimi della sua amante.

 

 

Il Teatro è in delirio.

Oltre sei minuti di applausi, solo applausi, accolgono gli artisti che escono a salutare un pubblico entusiasta e visibilmente emozionato.

I coriandoli dorati che piovono dalla Barcaccia concludono una serata memorabile e suggellano il successo di una Fedora che ha una sola pecca nell’assenza di scene e di costumi appropriati in grado di renderle giustizia.

 

E c’è da sperare che prima o poi accada.

di Loredana Atzei

Il trailer ufficiale del Teatro alla Scala dedicato alla Fedora

 

gruppo-1.jpeg
alagna-(1).jpeg
yoncheva.jpeg
gruppo-5.jpeg
libretto-di-sala-fedora.jpeg

Il libretto di sala dell'opera

blogmusica-e-parole

Gli ottant'anni di Sir Karl Jenkins - Articolo di Kevin De Sabbata
Musicologia generale, Storia della Lirica, Curiosità, musica, musicologia,

Gli ottant'anni di Sir Karl Jenkins - Articolo di Kevin De Sabbata

Kevin De Sabbata

2024-03-16 19:51

Omaggio del nostro collaboratore Kevin De Sabbata a uno dei più grandi compositori del nostro tempo

Un'applauditissima
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Un'applauditissima "Ariadne auf Naxos" al Verdi di Trieste - Recensione di Gianluca Macovez

Gianluca Macovez

2024-03-03 02:31

Successo della Arianna a Nasso di Strauss presso il Teatro Verdi di Trieste - recensione di Gianluca Macovez

Première dell'opera Justice di Hèctor Para al Grand Théâtre di Ginevra - Recensione di Antonio Indaco
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Première dell'opera Justice di Hèctor Para al Grand Théâtre di Ginevra - Recensione di Antonio Indaco

Antonio Indaco

2024-02-10 00:02

La recensione del nostro corrispondente Antonio Indaco della prima rappresentazione assoluta dell'opera Justice di Para a Ginevra

Anna Bolena a Trieste: un incontro di grandi voci - Recensione di Gianluca Macovez
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Anna Bolena a Trieste: un incontro di grandi voci - Recensione di Gianluca Macovez

Gianluca Macovez

2024-02-02 03:46

La recensione di Gianluca Macovez dell'Anna Bolena al Verdi di Trieste

Il Barbiere di Siviglia a Tempio Pausania - Recensione di Loredana Atzei
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Il Barbiere di Siviglia a Tempio Pausania - Recensione di Loredana Atzei

Loredana Atzei

2023-12-28 13:50

La nostra corrispondente Loredana Atzei ci parla del successo ottenuto dalla ripresa di Barbiere di Siviglia andata in scena al Teatro di Tempio Pausania

Tantissimi auguri di buone feste... in Musica (anno 2023)
News, Musicologia generale, Curiosità, musica, news,

Tantissimi auguri di buone feste... in Musica (anno 2023)

Admin

2023-12-23 14:04

I tradizionali auguri in musica del gruppo L'Opera Lirica dal Loggione & Musica in Opera. Buone feste a tutti!!!!

Concerto di San Silvestro al Giovanni da Udine con la Strauss Festival Orchester Wien
News, Musicologia generale, Curiosità, news, concerto,

Concerto di San Silvestro al Giovanni da Udine con la Strauss Festival Orchester Wien

Admin

2023-12-22 20:43

Concerto di San Silvestro al Teatro di Udine. Solista il soprano Yutong Shen.

Dodici anni dopo di Menicagli, il sequel di Cavalleria Rusticana diventa un film - di Fulvio Venturi
News, Musicologia generale, Teatro, Recensioni, opera, news, film,

Dodici anni dopo di Menicagli, il sequel di Cavalleria Rusticana diventa un film - di Fulvio Venturi

Fulvio Venturi

2023-12-22 20:25

Il sequel di Cavalleria Rusticana diventa un film, che è stato proiettato con successo in anteprima a Livorno. Ce ne parla Fulvio Venturi

‘Parole di Donne’ a Londra con Natalie Dessay - Recensione di Kevin De Sabbata
Musicologia generale, Storia della Lirica, Recensioni, opera, concerto,

‘Parole di Donne’ a Londra con Natalie Dessay - Recensione di Kevin De Sabbata

Kevin De Sabbata

2023-12-10 17:26

Bellissimo intimo concerto del grande soprano Natalie Dessay a Londra. Ce ne parla il nostro inviato Kevin De Sabbata

Al baritono Alessandro Luongo il Premio Speciale 2023 al 67° Premio Letterario Pisa. Un riconoscimento anche alla Fondazione Cerratelli
News, Curiosità, opera, news,

Al baritono Alessandro Luongo il Premio Speciale 2023 al 67° Premio Letterario Pisa. Un riconoscimento anche

Admin

2023-11-17 21:55

Premio Speciale al baritono Alessandro Luongo, riconoscimenti importanti anche per la Fondazione Cerratelli e allo storico Fulvio Venturi al 67° Premio Pisa

I cent'anni di Victoria de los Angeles - di Gianluca Macovez
Musicologia generale, Storia della Lirica, Recensioni, opera, recensione,

I cent'anni di Victoria de los Angeles - di Gianluca Macovez

Gianluca Macovez

2023-11-04 02:55

I cento anni della nascita del grande soprano Victoria de los angeles celebrati al Teatro di Udine. Resoconto di Gianluca Macovez

Iolanthe di Arthur Sullivan alla English National Opera - Recensione di Kevin De Sabbata
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Iolanthe di Arthur Sullivan alla English National Opera - Recensione di Kevin De Sabbata

Admin

2023-10-21 02:52

Successo per il collaudato spettacolo che è stato riproposto alla ENO con alcuni particolari che rimandano all'attualità. Il nostro inviato Kevin De Sabbata

Infinito Specchio Strada spettacolo teatrale-musicale alla ricerca dell'IO interiore
Musicologia generale, Curiosità, Teatro, Recensioni, teatro, Curiosità,

Infinito Specchio Strada spettacolo teatrale-musicale alla ricerca dell'IO interiore

Admin

2023-10-17 00:33

Un bellissimo spettacolo teatrale-musicale è andato in scena all'Hospitale con grande successo di critica e di pubblico. Tra i protagonisti Gianluca Macovez

A Bolzano torna in scena lo spettacolo teatrale “Stai zitta!“
News, Curiosità, Teatro, news, teatro,

A Bolzano torna in scena lo spettacolo teatrale “Stai zitta!“

Elena Torre

2023-10-17 00:15

Stai zitta! spettacolo tratto da un libro di Michela Murgia torna in scena a Bolzano. Protagonista l'attrice toscana Teresa Cinque

Il Recital di Roberto Alagna a Saint Sulpice - Recensione di Loredana Atzei
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Il Recital di Roberto Alagna a Saint Sulpice - Recensione di Loredana Atzei

Loredana Atzei

2023-10-12 01:31

La nostra inviata Loredana Atzei ci racconta in questo articolo del bellissimo recital del tenore Roberto Alagna nella suggestiva chiesa di Saint Sulpice

A Radicondoli due giornate in ricordo del musicista Ernesto Becucci - di Loredana Atzei
News, Curiosità, Recensioni, news, recensione,

A Radicondoli due giornate in ricordo del musicista Ernesto Becucci - di Loredana Atzei

Loredana Atzei

2023-10-07 03:50

Loredana Atzei ci parla delle due giornate di settembre dedicate al musicista Ernesto Becucci svoltesi a Radicondoli. Buona lettura

Due giorni con VerdiBorghi: il concerto Songs and Dances nei teatri di Fauglia e Chianni
News, Curiosità, news, concerto,

Due giorni con VerdiBorghi: il concerto Songs and Dances nei teatri di Fauglia e Chianni

Admin

2023-09-15 00:41

Il Teatro di Pisa porta il concerto Songs and Dances nei due caratteristici borghi toscani della provincia di Pisa. Una collaborazione molto interessante

Due masterclass internazionali per il M° Massimo Iannone vocal coach
News, Curiosità, opera, news, comunicato stampa,

Due masterclass internazionali per il M° Massimo Iannone vocal coach

Admin

2023-09-02 14:20

Due importanti appuntamenti per uno dei più affermati e apprezzati vocal coach dell'ambiente lirico

Successo per Madama Butterfly all'Arena di Verona - Recensione di Loredana Atzei
Musicologia generale, Curiosità, Recensioni, opera, recensione,

Successo per Madama Butterfly all'Arena di Verona - Recensione di Loredana Atzei

Loredana Atzei

2023-08-22 00:28

La recensione della nostra inviata Loredana Atzei di Madama Butterfly all'Arena di Verona. Buona lettura

Le Interviste del Loggione - Intervista al baritono Roberto Frontali
News, Storia della Lirica, Interviste, Interviste artisti, Curiosità, opera, intervista,

Le Interviste del Loggione - Intervista al baritono Roberto Frontali

Admin

2023-08-21 23:57

Disponibile qui sul nostro sito la diretta streaming con il grande baritono Frontali. Buona visione

Ecco di seguito gli articoli pubblicati nel nostro blog Musica e Parole. Spuntando i vari anni e mesi potrete aprire il menù da cui poter accedere a tutte le risorse disponibili nella sezione. Sulla pagina Archivio storico inoltre troverete questa sezione più alcune altre risorse e link ai contenuti del sito

I 10 articoli più letti